“L’amore entra senza avvisare”
Il racconto della bellezza che si cela nei sorrisi dei bambini, fra i reparti di Pediatria, e delle emozioni che provano i volontari
Domenica 23 marzo ore 17 – Auditorio Santa Caterina (TV)
Uno spettacolo di teatro sociale tra musica, immagini e poesia, nato dalla collaborazione tra la band Quarto Profilo e l’associazione trevigiana LILT Giocare in Corsia.
Durante lo spettacolo saranno raccolte offerte a favore dell’associazione.
Ingresso libero
(Treviso, 20 marzo 2025) | LILT Giocare in Corsia e la band Quarto Profilo si uniscono per raccontare come la musica possa essere non solo il linguaggio delle emozioni, ma anche strumento per affrontare, con forza e tenerezza, temi sociali. Domenica 23 marzo alle 17, presso l’auditorio Santa Caterina di Treviso (via Santa Caterina), saranno in scena con “L’amore entra senza avvisare”.
Divulgazione sociale, poesia e musica si fondono in questo progetto per raccontare la vita e le emozioni che provano i volontari del progetto LILT Giocare in corsia (https://www.giocareincorsia.com/), nato nel 1994 per portare gioia e serenità a bambini ricoverati in ospedale. Lo spettacolo è frutto della collaborazione tra il gruppo Quarto Profilo e LILT Giocare in Corsia: in scena le tematiche del viaggio e dell’amore, mettendo a nudo le fragilità, le gioie e i dolori che riguardano ognuno di noi, nell'affrontare la difficoltà degli altri.
Durante lo spettacolo verranno eseguiti in versione acustica, con chitarra, pianoforte e voce, brani dei Quarto Profilo che si alterneranno a poesie e racconti dei volontari della LILT; Giuseppe Pinarello ed Edoardo Giommi, rispettivamente voce e chitarra dei Quarto Profilo, saranno accompagnati per l’occasione dal pianista e cantautore Carlo Colombo.
LILT Giocare In Corsia
È un progetto della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori (LILT) sezione di Treviso, che quest’anno festeggia il 30° anniversario con l'obiettivo di migliorare la qualità della vita dei bambini ricoverati in ospedale. L'iniziativa coinvolge un team di oltre 140 volontari che offrono supporto emotivo ai piccoli pazienti e alle loro famiglie attraverso attività ludiche e creative come giochi, fiabe, clown e pet therapy. Il progetto si distingue per il suo impegno costante nel creare momenti di spensieratezza e sollievo per i bambini ricoverati, alleviando lo stress e l'ansia associati all'ospedalizzazione. Oltre alle attività quotidiane, l'associazione promuove iniziative di raccolta fondi e campagne di sensibilizzazione per sostenere il progetto e ampliare le sue attività.
Quarto Profilo
Nascono a Treviso nel 1995 dall'unione di musicisti che, dopo aver suonato in vari locali della Marca, cominciano a dedicarsi alla produzione di musica propria. Il repertorio è da subito chiaramente ispirato al sound degli anni '70, che trova le sue radici in mostri sacri quali Rolling Stones e Led Zeppelin, accompagnato da testi semplici ma mai banali. Nel 1996 il gruppo autoproduce il primo demo Quarto Profilo, a cui fa seguito l'anno seguente Voci. La band comincia ad ottenere consensi sempre maggiori, sia tra il pubblico che tra gli addetti ai lavori, e inizia da subito una fitta attività dal vivo che li porta a suonare nei maggiori locali del triveneto. A luglio del 2000 esce il disco Ogni cosa che rimane e l’anno seguente i Quarto Profilo aprono il concerto dei leggendari Deep Purple a Santa Lucia di Piave, suonando di fronte ad oltre 10.000 spettatori. Gli album seguenti vantano la collaborazione di importanti musicisti e autori: Simone Chivilò, Ricky Bizzarro, Andrea De Marchi, Tolo Marton, Carlo De Bei. Il 2015 vede l'uscita del singolo Baci a tutti, l'amore entra senza avvisare dedicato a Franco Antonello e a suo figlio Andrea, un ragazzo autistico. Nel 2020 escono il singolo e il video Torneremo sul tema della pandemia da Covid.
Carlo Colombo
Si avvicina al pianoforte all'età di quattordici anni iniziando lo studio della musica classica. Verso la fine degli anni 80 si cimenta dal vivo come tastierista con alcune formazioni rock tra cui l'H.S.H., con la quale vince il primo premio al festival del video indipendente di Monza. Per un anno è pianista del duo cabaret "Cafè Sconcerto" che lo porta in giro per l’Italia in svariati spettacoli. Parallelamente al rock sperimentale e al cabaret, Colombo si avvicina al jazz: studia con musicisti di livello mondiale quali Harold Danko, Mark Egan, Vic Juris, Maurizio Caldura, Ares Tavolazzi, Bruno Cesselli ed altri. Alla fine degli anni Novanta inizia la carriera di autore e vince nel 2003 il premio Gondola d’argento. Oggi oltre a svariati progetti teatrali che lo vedono protagonista, collabora come pianista e compositore in diverse formazioni che spaziano dallo swing alla musica elettronica, dal pop al jazz.
Lo spettacolo è organizzato da Luisa Trevisi – Idee che danno spettacolo e Grammofono Edizioni.
Durante la serata saranno raccolte offerte a favore di LILT Giocare in Corsia.
Ingresso libero.
SAN VITO AL TAGLIAMENTO 13 Febbraio 2025
Si è svolta presso la Sala Consiliare del Comune di San Vito al Tagliamento la manifestazione di consegna del ricavato liberale e volontario ottenuto dalla tradizionale Festa della Pursitada , un appuntamento organizzato a Canedo di Prodolone grazie al tradizionale e solidale impegno della famiglia di Silvano Monestier.
Il volontariato e il senso profondo di una provata amicizia consolidata da anni di costante impegno e coerenza hanno creato un evento che nella tre giorni di apertura conta una frequentazione di innumerevoli partecipanti che attraverso il loro contributo volontario hanno ottenuto una raccolta di più di 5mila euro.
Le pietanze a base di maiale abilmente preparate da volontari e l' atmosfera familiare hanno creato un luogo di sana compartecipazione, di aiuto e beneficenza.
Durante la consacrazione in Sala Consiliare , alla presenza degli organizzatori, autorità locali e rappresentanti delle associazioni sono stati consegnati due assegni da Euro 2.650,00 ciascuno di cui uno al Presidente Ail Pordenone Aristide Colombera che era anche accompagnato da Flavio Frozza uno storico socio e figura rappresentativa nel sanvitese ( già Consigliere e Vice Presidente Ail).
Stefano Boscariol
Responsabile Comunicazione AIL PORDENONE
Editore Direttore Periodico Ail News
COMUNICATO STAMPA
Mili muoi - l’esodo dei miei
per il Giorno del Ricordo 2025
di e con Carlo Colombo
Auditorium Battistella-Moccia di Pieve di Soligo (TV)
Martedì 11 febbraio ore 20:45
Prosegue la tournée dello spettacolo scritto per ricordare l’esodo giuliano, istriano, fiumano e dalmata e la tragedia delle foibe.
Dopo le trasferte in Piemonte e Lombardia, il musicista e cantante Carlo Colombo riporta in scena per il pubblico trevigiano i racconti ascoltati sin dall’infanzia dai suoi nonni, costretti all’esilio a seguito dell’avvento del regime comunista.
Un viaggio sonoro nei ricordi di un mondo che c’era e che si è spostato altrove.
Regia di Marco Artusi
Disegno luci di Andrea Pedron
Organizzazione e produzione a cura di Luisa Trevisi - Idee che danno spettacolo
(Pieve di Soligo, 7 febbraio 2025) | Dopo l’esordio a Capodistria, in Slovenia, e le repliche in Piemonte e Lombardia, la tournée 2025 di “Mili muoi - L’esodo dei miei”, lo spettacolo che il musicista trevigiano Carlo Colombo ha scritto per raccontare la tragedia delle foibe e la ferita inferta alla comunità italiana costretta all’esodo, ritorna nel Trevigiano.
In occasione delle celebrazioni per il Giorno del Ricordo, sarà in scena a Pieve di Soligo, all’auditorium Battistella-Moccia, martedì 11 febbraio alle 20:45 (piazza Vittorio Emanuele II).
A quasi 80 anni di distanza dalla firma del Trattato di pace di Parigi, che consegnò l’Istria, il Quarnaro, la Dalmazia e gran parte della Venezia Giulia alla Jugoslavia di Tito, lo spettacolo, in parole e musica, ripercorre un capitolo doloroso del nostro passato, solo recentemente sottratto all’oblio.
“Mili muoi, così mi chiamava mia nonna…”
Carlo Colombo è un pianista, autore e cantante trevigiano, nipote di esuli istriani e quarnerini e in “Mili muoi”, con la delicatezza e l’ironia che da sempre lo contraddistinguono, compie un viaggio nei ricordi di famiglia: l’isola di Lussino, le dolci melodie sussurrate dalla nonna, le fughe rocambolesche via mare e via terra per cercare di raggiungere il territorio italiano. Nel racconto si parla di Nori, di Livia, di Tina, donne che aiutate dai loro uomini hanno ricostruito la propria vita lontano da casa e di chi, in seguito, ha preferito non tornare pur avendone l’opportunità, serbando in sé il ricordo di quel fazzoletto di terra lontano.
In questa sua odissea l’artista si accompagna con il pianoforte, l’ekatron e il Toy Piano, cantando canzoni d’epoca e canzoni originali scritte appositamente per lo spettacolo.
“Mili muoi” è un viaggio sonoro attraverso i ricordi di un mondo che c’era e che si è spostato altrove, uno spettacolo che con leggerezza scava nel dolore del distacco.
Premi e riconoscimenti
- Selezionato dal Festival internazionale di teatro ragazzi Trallallero - edizione 2021
- Inserito nella tesi finale del Corso di laurea in Scienze e tecnologie delle arti, dello spettacolo e del cinema, dal titolo: “Teatro, performance, spettacolo dal vivo. La memoria nel teatro di narrazione: l’esodo istriano invade il palcoscenico” di Tiziana Sauco, votazione finale 110.
Carlo Colombo
Si avvicina al pianoforte all'età di quattordici anni iniziando lo studio della musica classica. Verso la fine degli anni 80 si cimenta dal vivo come tastierista con alcune formazioni rock tra cui l'H.S.H., con la quale vince il primo premio al festival del video indipendente di Monza. Parallelamente al rock sperimentale e al cabaret, Colombo si avvicina al jazz: studia con musicisti di livello mondiale quali Harold Danko, Mark Egan, Vic Juris, Maurizio Caldura, Ares Tavolazzi, Bruno Cesselli ed altri. Oggi oltre a svariati progetti teatrali che lo vedono protagonista, collabora come pianista e compositore in diverse formazioni che spaziano dallo swing alla musica elettronica, dal pop al jazz.
Il trailer dello spettacolo è disponibile qui https://www.youtube.com/watch?v=SVTJ4ZJ2HHI
Informazioni
L’organizzazione è a cura del Comune di Pieve di Soligo e Luisa Trevisi - Idee che danno spettacolo.
Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Per informazioni:
Ciao,
se clicchi qui:
https://ecoistituto-italia.org/cms-4/wp-content/uploads/Tera-e-Aqua-139web.pdf
ti appare TERA e AQUA n.139 di febbraio-marzo 2025 con:
ABC La città che vogliamo, dai Presìdi per le dimissioni alle nuove iniziative
Sabato 15 marzo Sciopero mondiale per il Clima
Per una vera conversione ecologica. Dopo l'automobile
Più vigneti = più pesticidi
Pianta una pianta Ecco alcune ottime iniziative
Ritorna la banda del nucleare. Fermiamoli
Boom delle spese militari
In Italia 90 atomiche Usa, ad Aviano e Ghedi
Si continua a consumare troppo suolo, anche col fotovoltaico
Rimboschire per rigenerare il futuro. L'esperienza di Boscaja nel veronese
Due grandi perdite. Los, bioarchitetto e Benciolini con Emmaus
Poesia. Manifesto del contadino impazzito
Termina a Conegliano la tournée invernale de “La Notte”, in occasione della Giornata della Memoria 2025
Nell’ottantesimo anniversario della liberazione del campo di sterminio di Auschwitz, l’attore Giovanni Betto e il musicista Carlo Colombo, con l’organizzatrice Luisa Trevisi, rientrano simbolicamente “a casa” dopo aver attraversato cinque regioni d’Italia: Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte.
“La Notte”, dal romanzo di Elie Wiesel, sarà in scena a Conegliano venerdì 31 gennaio all’auditorium “Dina Orsi”, alle 20.30.
(Conegliano, 28 gennaio 2025) | Si avvia a conclusione il tour 2025 di La notte, spettacolo con Giovanni Betto (voce) e Carlo Colombo (musiche) tratto dall’omonimo romanzo di Elie Wiesel, in occasione della Giornata della Memoria e a 80 anni di distanza dalla liberazione di Auschwitz.
Dopo il “battesimo” con le scuole a San Giovanni al Natisone (Udine) e aver toccato i teatri e i luoghi della cultura di Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia-Romagna e Piemonte, gli artisti proporranno l’ultima replica venerdì 31 gennaio a Conegliano, presso l’auditorium “Dina Orsi” (via L. Einaudi 136).
Inizio ore 20.30.
La notte, sopravvivere al male
Nato nel 1928 a Sighet, in Transilvania, da una famiglia ebrea ortodossa, Elie Wiesel fu deportato nei campi di concentramento di Auschwitz e Buchenwald. “La notte” è un testo che racconta la storia di un ragazzo che vuole tornare libero, non solo per liberarsi dal male vissuto ma anche da ogni struttura umana, da ogni ideologia, religione, appartenenza. In poco più di cento pagine l’autore descrive come l'orrore dei campi di sterminio (la “banalità del male”, come ebbe a dire qualche anno più tardi Hannah Arendt) gli abbiano fatto perdere la fede in Dio e nell'umanità; tuttavia nemmeno il male assoluto può nulla contro un'incrollabile fede nella Vita.
Lo spettacolo, pur raccontando con voce cruda la tragedia della Shoah, alterna letture ad esecuzioni musicali con lo scopo di alleggerire e predisporre il pubblico all'ascolto.
Giovanni Betto
Si è formato con diversi attori e registi fra cui Mirko Artuso, Andrea Pennacchi, Ramiro Besa, Giacomo Rossetto, Anna Tringali. Ha perfezionato lo studio della drammaturgia con il regista e drammaturgo Giorgio Sangati, la commedia dell’arte con l’attore Fabrizio Paladin e il Teatro del Norte di Oviedo, il cinema con Maria Roveran e l'uso della voce con la vocal-coach Chiara Veronese. Ora si dedica al teatro, alla lettura scenica e alla formazione sulla lettura espressiva. Con Effetti Personali Teatro debutta nel 2010 con Un principe, una volpe, una rosa, liberamente ispirato a Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry e nel 2012 porta in scena il monologo Una colomba, di Luciano Colavero, testo finalista al Premio Riccione. Nel 2017 è nel cast del film Finché c'è prosecco c'è speranza di Antonio Padovan, con Giuseppe Battiston, Rade Serbedjia, Liz Solari, Roberto Citran, Silvia D'Amico.
Carlo Colombo
Si avvicina al pianoforte all'età di quattordici anni iniziando lo studio della musica classica. Verso la fine degli anni 80 si cimenta dal vivo come tastierista con alcune formazioni rock tra cui l'H.S.H., con la quale vince il primo premio al festival del video indipendente di Monza. Per un anno è pianista del duo cabaret "Cafè Sconcerto" che lo porta in giro per l’Italia in svariati spettacoli. Parallelamente al rock sperimentale e al cabaret, Colombo si avvicina al jazz: studia con musicisti di livello mondiale quali Harold Danko, Mark Egan, Vic Juris, Maurizio Caldura, Ares Tavolazzi, Bruno Cesselli ed altri. Oggi oltre a svariati progetti teatrali che lo vedono protagonista, collabora come pianista e compositore in diverse formazioni che spaziano dallo swing alla musica elettronica, dal pop al jazz.
Il trailer dello spettacolo è disponibile qui
https://www.youtube.com/watch?v=8aiJjS80ESY
Organizzazione a cura dell'Associazione Nazionale Ex Internati - Sezione di Conegliano e Luisa Trevisi – Idee che danno spettacolo.
Ingresso libero.
COMUNICATO STAMPA STOPCASTELLER
Conferenza nazionale in streaming 1 febbraio 2025 Trento
“Orsi e umani in Trentino. Una coesistenza (im)possibile?”
Sabato 1° febbraio a Trento una conferenza organizzata dalla campagna StopCasteller con esperti di ambito scientifico e umanistico provenienti da atenei italiani
Tra i partecipanti l'etologo Roberto Marchesini, il veterinario forense Rosario Fico, l'antropologo e scrittore trentino Duccio Canestrini, l'avvocato Paolo Letrari.
Le attiviste e gli attivisti di StopCasteller: «Gli ultimi provvedimenti della Giunta Fugatti e una narrazione basata sulla paura hanno accresciuto la tensione sociale nei confronti dell'orso bruno in Trentino, spingendo la popolazione di orsi sempre più sul baratro dell'estinzione. Abbiamo organizzato questa conferenza per fare chiarezza e sfatare i luoghi comuni e le paure irrazionali che alimentano l'ostilità nei confronti di questo animale».
Si potrà seguire l'evento, dalle ore 9, anche in diretta streaming sul canale YouYube dei promotori e sul sito stopcasteller.it, dove è disponibile il programma completo e le biografie dei relatori.
Orsi e umani in Trentino. Una coesistenza (im)possibile?" è il titolo della conferenza, a ingresso libero, dedicata alla situazione degli orsi in Trentino, che si svolgerà sabato 1° febbraio, dalle ore 9, presso la sala conferenze Caritro di Trento, via Calepina 1.
23 Gennaio 2025 - ore 20:00
Ristorante Piazza Plebiscito n°11 a Polcenigo (PN)
Prenotazioni tel. (0434) 1855964
Modera la serata il Giornalista Stefano Boscariol
COMUNICATO STAMPA
Non ho paura dell'intelligenza artificiale
di e con CARLO COLOMBO
Venerdì 20 dicembre ore 20:45
Teatro Astori – Mogliano Veneto (TV)
Il musicista e autore trevigiano Carlo Colombo torna in scena con l’ultimo spettacolo dedicato a uno dei temi più attuali e controversi degli ultimi anni: l’intelligenza artificiale. Un viaggio a ritroso nel tempo nella storia del computer per esplorare il lato umano di un futuro apparentemente destinato a essere “preda” della tecnologia.
Biglietteria aperta a partire dalle 19:45
(Mogliano Veneto, 17 dicembre 2024) | Pochi sono pienamente consapevoli della portata dell’intelligenza artificiale: c'è chi la considera il più grande rischio per l'umanità, chi la più grande scommessa per il futuro e chi, come il musicista e autore trevigiano Carlo Colombo, decide di “affrontarla” nel suo nuovo spettacolo “Non ho paura dell'intelligenza artificiale”.
Sarà in scena venerdì sera, 20 dicembre, presso il Teatro Astori di Mogliano dalle ore 20:45 (in via don G. Marconi 22).
Lo spettacolo, un dialogo tra uomo e macchina
“Scambierei tutti i miei codici per un briciolo di stupidità”. Questo è ciò che l'intelligenza artificiale dichiara a seguito delle incalzanti domande poste dall'autore. È la premessa che dà origine allo spettacolo “Non ho paura dell'intelligenza artificiale” di Carlo Colombo, artista nato nel 1970 e che ha vissuto in pieno e con entusiasmo tutte le fasi della rivoluzione tecnologica e digitale. Ultima in ordine di tempo l’AI, in grado di comporre codici, scrivere articoli scientifici, risolvere teoremi combinandoli con poesia e filosofia.
Lo spettacolo è un excursus storico sulla vita del computer, una sfida/analisi delle capacità umane confrontate con le capacità delle macchine e un dialogo personale con l'intelligenza artificiale, una sorta di botta e risposta per capire fino a dove può spingersi la tecnologia. Il tutto condito da canzoni, musiche, narrazione e coinvolgimento del pubblico non trascurando, come nello stile dell'autore, sia l'aspetto ironico che l'aspetto più riflessivo di questo argomento.
Carlo Colombo durante lo spettacolo si accompagnerà con il pianoforte, il piano elettrico e il sintetizzatore analogico per evocare le atmosfere dei film di fantascienza che vedeva da bambino.
Per i più giovani una rappresentazione che farà scoprire le origini di questa incredibile rivoluzione tecnologica; per tutti gli altri un nostalgico tuffo nel passato e una comprensione più ottimista verso il futuro.
“Non ho paura dell'intelligenza artificiale” è uno spettacolo per un pubblico che vuole esplorare il lato umano di un futuro apparentemente destinato alla mera gestione tecnologica della vita.
Carlo Colombo
Si avvicina al pianoforte all'età di quattordici anni iniziando lo studio della musica classica. Verso la fine degli anni 80 si cimenta dal vivo come tastierista con alcune formazioni rock tra cui l'H.S.H., con la quale vince il primo premio al festival del video indipendente di Monza. Per un anno è pianista del duo cabaret "Cafè Sconcerto" che lo porta in giro per l’Italia in svariati spettacoli. Parallelamente al rock sperimentale e al cabaret, Colombo si avvicina al jazz: studia con musicisti di livello mondiale quali Harold Danko, Mark Egan, Vic Juris, Maurizio Caldura, Ares Tavolazzi, Bruno Cesselli ed altri. Alla fine degli anni Novanta inizia la carriera di autore e vince nel 2003 il premio Gondola d’argento. Oggi oltre a svariati progetti teatrali che lo vedono protagonista, collabora come pianista e compositore in diverse formazioni che spaziano dallo swing alla musica elettronica, dal pop al jazz.
Biglietti
intero euro 12;
ridotto euro 10 (studenti dagli 11 ai 25 anni, over 65, tesserati FITA-UILT e altre tessere teatrali, disabili con accompagnatore):
ingresso gratuito fino ai 10 anni
Per informazioni: 327/2890931
Lo spettacolo è organizzato dall’associazione culturale “Tracce sul Palco” in collaborazione con Luisa Trevisi - Idee che danno spettacolo
“Neve”, uno spettacolo per prendersi cura del proprio dolore
Di e con Giovanni Betto
Regia di Mirko Artuso
Venerdì 6 dicembre ore 20:45
Teatro Astori – Mogliano Veneto (TV).
Nell'insensata tragicità della guerra, un uomo, poi dato per disperso, fa la sua scelta fra la vita e la morte. Ma questa scelta segnerà il destino di molti. Un monologo che spoglia la guerra della sua storicità per farne un paradigma della condizione umana, fragile e illusoria e che al contempo celebra l’attaccamento alla vita.
Biglietteria aperta un'ora prima dell'inizio dello spettacolo, dalle 19.45
(Mogliano Veneto, 3 dicembre 2024) | Occorre prendersi cura del dolore altrimenti si trasmette. È quanto cerca di fare Neve, lo spettacolo di e con Giovanni Betto in scena venerdì sera, 6 dicembre, alle 20:45 a Mogliano Veneto (Teatro Astori, via Guglielmo Marconi 22).
È il 21 gennaio 1943 e nel bel mezzo della ritirata di Russia, fra migliaia di soldati abbandonati sulla neve, un uomo fa la sua scelta fra la vita e la morte. Ritornerà in qualche maniera “vivo”, come ombra portata dal vento ma l'eco di quella scelta primigenia ha nel frattempo travolto prima una moglie, poi una figlia, infine un nipote. E quest’ultimo oggi esige delle risposte. Perché ha ereditato il dolore che nessuno in famiglia, né la madre, né la nonna “presunta vedova”, hanno saputo elaborare. E allora il nipote non ci sta: basta dolore cattivo, ci vuole un dolore “buono”. Per ritualizzare il passaggio ma, soprattutto, il commiato amorevole.
E allora il “presunto morto” parla. Un monologo/dialogo che spoglia la guerra della sua storicità, per farne invece un paradigma della condizione umana, fragile e illusoria. Ma la morte, vera o presunta che sia, non può togliere vita e per questo si alza una voce. Grida il nostro attaccamento alla vita, istintivo, viscerale e ci invita a gioire, ad amare e a inseguire il nostro essere di felicità.
Per scioglierla la neve. Tutta quanta.
Giovanni Betto
Si è formato con diversi attori e registi fra cui Mirko Artuso, Andrea Pennacchi, Ramiro Besa, Giacomo Rossetto, Anna Tringali. Ha perfezionato lo studio della drammaturgia con il regista e drammaturgo Giorgio Sangati, la commedia dell’arte con l’attore Fabrizio Paladin e il Teatro del Norte di Oviedo, il cinema con Maria Roveran e l'uso della voce con la vocal-coach Chiara Veronese. Ora si dedica al teatro, alla lettura scenica e alla formazione sulla lettura espressiva. Con Effetti Personali Teatro debutta nel 2010 con Un principe, una volpe, una rosa, liberamente ispirato a Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry e nel 2012 porta in scena il monologo Una colomba, di Luciano Colavero, testo finalista al Premio Riccione. Nel 2017 è nel cast del film Finché c'è prosecco c'è speranza di Antonio Padovan, con Giuseppe Battiston, Rade Serbedjia, Liz Solari, Roberto Citran, Silvia D'Amico.
Il monologo Neve, da lui scritto e interpretato per la regia di Mirko Artuso, è dedicato al nonno disperso in Russia e a tutti coloro che avrebbero potuto esserci ma non ci sono stati.
La parola all'artista
"Parlare di guerra in realtà è un pretesto perché mi serve per dire qualcos'altro... In realtà quello che voglio io è parlare del dolore perché ho capito dalla mia storia familiare e anche nel confronto con altre persone che il dolore se qualcuno non lo prende in mano, non lo tratta, non lo risolve, non lo mastica, non lo digerisce, il dolore resta. Io non so spiegare perché resti però ho capito che resta e resta non solo a chi l'ha provato in primis (mio nonno) ma resta a tutti gli altri: è rimasto a mia nonna, è rimasto a mia mamma e, in qualche modo, è rimasto anche a me".
Riconoscimenti
- Festival di Teatro IN-BOX - Quarto posto
- Selezione Visionari Kilowatt Festival 2018
- Selezionato quale materiale didattico al convegno di psicologia “Clinica dei legami fra i viventi e le anime”, tenuto dal prof. Vittorio Cigoli e organizzato dall'Istituto Veneto di Terapia Familiare
- Finalista Bando Ermo Colle 2019
Biglietti
intero euro 12;
ridotto euro 10 (studenti dagli 11 ai 25 anni, over 65, tesserati FITA-UILT e altre tessere teatrali, disabili con accompagnatore):
ingresso gratuito fino ai 10 anni
Lo spettacolo è organizzato dall’associazione culturale “Tracce sul Palco” in collaborazione con Luisa Trevisi - Idee che danno spettacolo
Ciao, se clicchi qui
https://ecoistituto-italia.org/cms-4/wp-content/uploads/Tera-e-Aqua-136opt.pdf
ti appare TERA e AQUA di settembre 2024 con:
pg.1 Palestina. Gli studenti si fanno sentire: Contro il genocidio, Cessate il fuoco
pg.2 Le Canarie contro il turismo di massa. Manifestazioni anche a Barcellona, Amsterdam, Londra, Berlino
pg.3 GAIA Fiera 2024 sabato 28.9
ore 11 Quale futuro per il Comune di Venezia?
ore 15-19 Mercatini dell'usato Banca del Tempo e RiLibri
ore 17 Spettacolo musicale Voci di laguna con Monica Giori e..
domenica 29.9 ore 15
Incontro con don Nandino Capovilla
"Palestina. A quando la pace (giusta)?
pg.4 Grave di Ciano. In tribunale per la Piave.
Torrente Vanoi. No alla diga, sì alle alternative
pg.5 Un ricordo degli urbanisti Stefano Boato e Giorgio Sarto che ci hanno lasciato
pg.6 Abitare Mestre da cittadini consapevoli
pg.7 Nelle scuole, fermare i Pfas, calamità sanitaria mondiale
pg.8 Poesie. Cadranno
lnvito a visitare il sito dell'Ecoistituto, in particolare la rubrica settimanale di Eco-consumo
E come sostenere Tera e Aqua (anche abbonandosi a Gaia di cui vi allego l'ultimo numero)
Avviso: Tera e Aqua esiste dal 1985 e non ha NULLA a che fare con una lista nata a Venezia nel 2020 che ha quasi lo stesso nome.
buona lettura,
Michele Boato
Ecco anche il Link al servizio di Antenna 3 sul 4° Presidio davanti al Municipio di Mestre di sabato 31.8
https://www.youtube.com/watch?v=_aUfjTli4Mo
Abbiamo 340 ospiti e nessun utente online
PIANETAOGGITV - Testata giornalistica registrata presso il Tribunale di Venezia in data 09/04/2008 con numero 8 - Direttore Massimo Bonella