IL PM LOMBARDO: "MAFIE GRAVE MINACCIA PER SISTEMA ECONOMICO MONDIALE. ALTERANO GLI EQUILIBRI DEL MERCATO"

 

“La ‘Ndrangheta è un'enorme holding mafiosa, organizzata come una moderna blockchain criminale”
di AMDuemila

“Le mafie sono una minaccia molto seria per il sistema economico mondiale. Avendo enormi capitali da investire, le grandi, mafie, la ‘Ndrangheta in particolare, sono protagoniste di importanti movimentazioni finanziarie, generano meccanismi pericolosissimi che tendono ad alterare gli equilibri del mercato”.
E’ così che si è espresso il procuratore aggiunto di Reggio Calabria Giuseppe Lombardo riguardo il rischio che rappresentano le mafie per l’economia finanziaria mondiale in un’intervista al settimanale “Il Venerdì”. Il magistrato, spiegato cosa sia il capitalismo mafioso, ha detto che “la ‘Ndrangheta è da tempo protagonista assoluta del narcotraffico mondiale, che cura con particolare attenzione perché genera eccezionali profitti da sfruttare attraverso strumenti finanziari sempre più evoluti, straordinariamente insidiosi per la loro capacità di inserirsi in abiti operativi non tradizionali e di condizionare anche le scelte di politica economica”. Per Lombardo la crimintalità organizzata calabrese si è “dimostrata ‘affidabile’ e questo ha generato un impareggiabile capitale sociale fatto di contatti e relazioni. - ha proseguito - Per questo, per trovare il vero patrimonio della ‘Ndrangheta, dobbiamo essere in grado di analizzare a fondo le tendenze finanziarie andando oltre le tracce documentali su cui basava fino a qualche anno fa”.
Secondo il magistrato calabrese il vero “tesoro” della ‘Ndrangheta non sono tanto i beni che vengono posti sotto sequestro, in quanto “i grandi capitali non saranno mai direttamente spendibili o collocabili sul mercato senza passare da complesse operazioni di ripulitura". Lombardo ha poi precisato che "non può sopravvivere un sistema criminale che non sia in grado di produrre profitti a favore delle sue articolazioni di più basso livello, perché le ricadute economiche verso il territorio d’origine e ‘i soldati’ sono indispensabili per generare consenso e reclutare forze nuove. - ha continuato il pm - Ma i picciotti di Reggio Calabria, di San Luca o di Rosarno, come di altri territori in Italia o all’estero, dell’enorme ricchezza che arriva dal traffico di droga intravedono solo gli spiccioli”.
Il procuratore aggiunto di Reggio Calabria ha poi spiegato

come si manifesta il “sistema criminale evoluto” che sarebbe in grado “di gestire ampi territori che vivono di mafia e di indotto mafioso”, accanto al mafioso “ci sono soggetti non mafiosi”. “Tutto dipende dalla capacità di soggetti che ricoprono posizioni apicali, abilitati a collocare sul mercato quegli enormi capitali, - ha spiegato - di operare scelte in grado di innescare un meccanismo ciclico che, attraverso passaggi spesso riferibili a interlocutori esterni, risulti in grado di generare vantaggi concreti anche per la base”. Secondo Lombardo oggi la ‘Ndrangheta è “un'enorme holding mafiosa, organizzata come una moderna blockchain criminale, una catena di blocchi che si sviluppa su una struttura di fatto immutabile, capace di operare indipendentemente dalla conoscenza reciproca delle singole tessere che la compongono”. Dunque per il magistrato la ‘Ndrangheta funzionerebbe come una struttura di “valute virtuali” che “agisce globalmente sulla base di un protocollo criminale condiviso a monte”. Infatti, le decisioni verrebbero prese “nella casa madre calabrese” che una volta approvate vanno ad “aggiornare” le “nuove componenti funzionali (non solo in Italia)”. In conclusione, il pm ha spiegato come contrastare questo “sistema criminale”: “Va impedito che le mafie portino avanti la loro strisciante e silenziosa funzione di stabilizzazione sociale, avvalendosi del sostegno dei tanti che si avvantaggiano del grande impegno di capitali sporchi. Per fare questo vanno messi in campo interventi urgenti, non solo giudiziari, che devono andar ben oltre l’impegno ordinario”.

 

Foto © Imagoeconomica

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