Castiglione del Lago - Associazione Culturale Franco Rasetti

Castiglione del Lago, 8 agosto 2024, ore 9.00 

Il 10 agosto 1901 nasceva in Umbria Franco Rasetti
Pozzuolo Umbro celebra la nascita del fisico che ha detto “no” al nucleare per l’amore dei “fiori”
Il 10 agosto 2024 una giornata di eventi per ricordare lo scienziato a cura dell’Associazione culturale Franco Rasetti. 

(Castiglione del Lago, Perugia) – Franco Rasetti, uno degli agguerriti “Ragazzi di Via Panisperna”, i ricercatori più brillanti del momento che “inventarono” il nucleare. Rasetti fu chiamato nel 1927 a lavorare al progetto di ricerca da Orso Mario Corbino, già ministro e direttore dell’Istituto di Fisica di Roma. Con lui lavorarono al progetto i più brillanti ricercatori nel campo della fisica del momento (il Premio Nobel per la Fisica nel 1938 Enrico Fermi, Emilio Segrè, Ettore Majorana, Edoardo Amaldi, Bruno Pontecorvo, Oscar D'Agostino e Ugo Fano).

Lo scienziato, nato il 10 agosto del 1901 a Pozzuolo Umbro (Castiglione del Lago, Perugia), sarà celebrato e ricordato il prossimo 10 agosto 2024 nella città natale, nell’ambito di una serie di iniziative, a lui dedicate, promosse dall’Associazione culturale Franco Rasetti, presieduta da Claudio Monellini. La commemorazione avrà inizio alle ore 10.00 dinanzi al busto a lui dedicato (realizzato nel 2008 da Andrea Baffoni). Alle ore 11.00, presso Palazzo Moretti, verranno illustrate brevemente le attività che l’Associazione Franco Rasetti ha svolto sino ad oggi e al contempo verranno illustrati gli obiettivi programmatici per l’attività futura. Saranno presenti gli esperti ed i collaboratori a cui sono affidate le attività culturali e scientifiche dell’associazione. All’iniziativa sarà presente Maria Palma Quaranta, responsabile della "Collezione 40” auto moto d'epoca, una collezione privata, iniziata negli anni ’80 del Novecento da Romano Quaranta, che oggi ha raggiunto oltre 200 pezzi, tra moto e auto d’epoca e tanti altri oggetti, conservati sempre a Pozzuolo Umbro presso i locali dell’Ex Consorzio Agrario. La presenza degli eredi del collezionista ha l’obiettivo di porre le basi per una collaborazione sinergica tra la “Collezione 40” e l’Associazione Rasetti, nell’ambito delle attività di promozione museali ed espositive reciproche.  Nel pomeriggio, le celebrazioni riprenderanno alle ore 17.00 con l’inaugurazione della mostra fotografica "Paesaggi interiori" a cura di Francesco Rubechini. Alle 19.30 la giornata si concluderà con "La tradizione e il piacere del dolce", dove sarà protagonista la cucina locale dolciaria, con degustazione e assaggi.

Il “Ragazzo di Via Panisperna” che ha detto “no” alla bomba atomica per l’amore dei “fiori”

Nella seconda metà degli anni Trenta, le cose si muovono in fretta nel campo della fisica nucleare; non cambiano solo le idee, ma anche le tecniche utilizzate, la strumentazione disponibile, il sostegno finanziario necessario. Nel 1929 Franco Rasetti prova che le proprietà dell’atomo di azoto sono incompatibili con il modello allora dominante. I risultati di Rasetti mostrano che qualcosa in questo modello non funziona. Questo fu uno dei principali argomenti di discussione al congresso di Roma del settembre del 1931 quando proprio a Roma si tenne un Congresso Internazionale di Fisica Nucleare, a cui partecipano tutti i fisici che nel mondo erano coinvolti nelle ricerche sulla fisica del nucleo atomico. La chiave per la soluzione del problema arriva nel 1932 con la scoperta del neutrone, che porta alla formulazione del modello del nucleo composto da protoni e neutroni. L’anomalia messa in luce da Rasetti viene così risolta, ma si aprono nuove questioni. Nel periodo immediatamente successivo, ancora i fisici di Roma danno le prime risposte a questi interrogativi. Tra il 1933 e il 1934 Ettore Majorana elabora e pubblica un fondamentale lavoro sulle forze nucleari, ed Enrico Fermi costruisce nello stesso periodo una teoria del decadimento beta che introduce un’idea radicalmente innovativa. Da Fermi e Rasetti a Majorana e al gruppo dei “ragazzi” (Amaldi, Segrè, Pontecorvo, D’Agostino), la nascita della fisica nucleare è dunque largamente segnata dai contributi di una scuola romana, formatasi e cresciuta in brevissimo tempo dietro il sostegno istituzionale e una lungimirante politica della ricerca, ad opera della Facoltà di Scienze di Roma e in particolare dell’allora direttore dell’istituto di fisica (nonché senatore, ex ministro, accorto consulente dell’industria elettrica) Orso Mario Corbino. 

Alla fine degli anni ’30 del Novecento, dopo il periodo dei “Ragazzi di via Panisperna”, Rasetti si stabilì in Canada, era il 1939. Fu uno dei pochi a dire “no” alla bomba atomica. Nel settembre del ‘42 Rasetti rifiutò l’invito a collaborare con gli scienziati inglesi trasferiti dall’Inghilterra a Montreal intorno al progetto nucleare che sarebbe poi confluito a Los Alamos. Una scelta azzeccata. Enrico Fermi, infatti, se ne andò all’età di soli 53 anni (nel 1954), Rasetti, visse fino all’età di 100 anni (è morto nel 2001). Dopo il “no” all’atomica spostò il suo impegno verso quelli che erano sempre stati suoi grandi interessi al di fuori della fisica e che lo avevano caratterizzato nella giovinezza, ovvero gli studi naturalistici, ma anche geologia, paleontologia, entomologia e botanica, divenendo uno degli studiosi più autorevoli dell'era geologica del Cambriano.

Nel Palazzo Moretti-Costanzi, risalente al 1667, oggi ha sede dell’Associazione Franco Rasetti, presieduta da Claudio Monellini, si trova nel centro del paese. Il palazzo dal 2008 ospita la mostra permanente dedicata al fisico Franco Rasetti, scienziato eclettico nato a Pozzuolo Umbro, uno dei ragazzi di Via Panisperna, obiettore nei confronti degli studi finalizzati alla realizzazione della bomba atomica