La situazione molto grave in Val di Susa
Comunicato stampa:
«Il segnale che viene dalla Val di Susa», ha dichiarato Giulietto Chiesa, Presidente di Alternativa «ha un significato univoco: colpiremo quelli che si oppongono e protestano. I cittadini della Val di Susa difendono il proprio territorio da un'opera devastante e costosissima. E lo fanno in modo pacifico e disarmato. La polizia li ha brutalmente sfollati. Si tratta di una scelta gravissima, che mostra quanto poco importi al ceto politico la volontà di chi abita un territorio e vuole preservarlo e difenderlo»
Da anni, il popolo della Val di Susa sta portando avanti un’importante e fondamentale battaglia contro la costruzione della linea TAV: un’opera dispendiosa, dannosa e assolutamente inutile.
Un’opera che da sabato rischia di essere anche mortale. Luca Abbà, uno dei numerosi militanti impegnati nella difesa del territorio della Val di Susa, è in condizioni gravissime
a seguito di un’incursione della polizia in un sito dichiarato di “interesse strategico nazionale”.
Questa tragedia è ancora più assurda e immotivata se si considera che l’azione della polizia è stata di tipo esclusivamente repressivo contro i militanti NO TAV.
Alternativa esprime la sua totale vicinanza a Luca Abbà e a tutti i militanti impegnati nella lotta e nella difesa del territorio e condanna ogni azione repressiva presente e futura e chiede che tutte le forze democratiche del paese si mobilitino per imporre la fine immediata dell'intervento della polizia, e il rispetto della volontà popolare.
La battaglia dei NO TAV è fondamentale per tutti noi. Perché è una battaglia di civiltà e di giustizia, contro lo strapotere dei potenti che utilizzano una linea ferroviaria per operazioni finanziarie a scapito della popolazione sempre più chiamata a pagare debiti che hanno contratto altri e di cui non trarrà alcun beneficio.